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Scuola e formazione

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Istituire nell’ambito della scuola in lingua italiana una scuola plurilingue, con laboratori linguistici dalla scuola materna, nel rispetto dei principi dell’autonomia organizzativa, finanziaria e didattica delle istituzioni scolastiche, facendo leva, là dove è possibile, sulla collaborazione tra scuole di lingua tedesca e scuole di lingua italiana e puntando al sostegno da parte delle Intendenze per costruire questi canali di dialogo plurilingui.

Adeguamento pieno degli organici al fabbisogno effettivo (organici sostanzialmente fermi al 2009, pur a fronte di un incremento consistente di iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado).
 
  • Istituzione del potenziamento (più insegnanti per ogni scuola - 5 o 6, secondo la media nazionale - per l'attuazione dei progetti previsti nei piani triennali dell'offerta formativa).
 
  • Abolizione della distinzione tra organico di fatto e di diritto, nell'ottica di un contrasto deciso della precarietà di cui si propone il pieno ed immediato assorbimento.
 
  • Indizione di corsi/ concorsi, in modo tale che i giovani laureati possano progettare un percorso affidabile di inserimento professionale
 
  • Favorire progetti di inclusione scolastica con l’aumento, per esempio, degli insegnanti di sostegno e dei collaboratori all’integrazione. L’Alto Adige è, attualmente, la provincia d'Italia in cui risulta più basso il monte ore a disposizione di un insegnante di sostegno per assistere gli studenti con disabilità.
 
  • Combattere la dispersione scolastica con progetti come quello applicato a Torino, ovvero il progetto “Provaci ancora Sam” in cui si agisce in ambiente scolastico ed extrascolastico con interventi mirati sui singoli ragazzi per colmare le lacune da una parte e per puntare sulla motivazione e il coinvolgimento dall’altra.

  • Prevedere che ogni scuola, anche secondaria di primo grado come già avviene per le secondarie di secondo grado, sia fornita di armadietti per i libri degli studenti.

  • Favorire l’abbassamento del numero di studenti per ogni classe in modo da arrivare al massimo a 22 studenti per classe.

  • Istituzione di corsi plurilingue per professione e di rapide sessioni d’esame di bilinguismo specializzate.

  • Migliorare l’integrazione tra scuola, università e mondo del lavoro.
​
  • Stipulare convenzioni, per i vari settori produttivi, con validi centri di ricerca.

SCUOLA E FORMAZIONE

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​Istituire nell’ambito della scuola in lingua italiana una scuola plurilingue, con laboratori linguistici dalla scuola materna, nel rispetto dei principi dell’autonomia organizzativa, finanziaria e didattica delle istituzioni scolastiche, facendo leva, là dove è possibile, sulla collaborazione tra scuole di lingua tedesca e scuole di lingua italiana e puntando al sostegno da parte delle Intendenze per costruire questi canali di dialogo plurilingui.

Adeguamento pieno degli organici al fabbisogno effettivo (organici sostanzialmente fermi al 2009, pur a fronte di un incremento consistente di iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado).
 
  • Istituzione del potenziamento (più insegnanti per ogni scuola - 5 o 6, secondo la media nazionale - per l'attuazione dei progetti previsti nei piani triennali dell'offerta formativa).
 
  • Abolizione della distinzione tra organico di fatto e di diritto, nell'ottica di un contrasto deciso della precarietà di cui si propone il pieno ed immediato assorbimento.
 
  • Indizione di corsi/ concorsi, in modo tale che i giovani laureati possano progettare un percorso affidabile di inserimento professionale
 
  • Favorire progetti di inclusione scolastica con l’aumento, per esempio, degli insegnanti di sostegno e dei collaboratori all’integrazione. L’Alto Adige è, attualmente, la provincia d'Italia in cui risulta più basso il monte ore a disposizione di un insegnante di sostegno per assistere gli studenti con disabilità.
 
  • Combattere la dispersione scolastica con progetti come quello applicato a Torino, ovvero il progetto “Provaci ancora Sam” in cui si agisce in ambiente scolastico ed extrascolastico con interventi mirati sui singoli ragazzi per colmare le lacune da una parte e per puntare sulla motivazione e il coinvolgimento dall’altra.

  • Prevedere che ogni scuola, anche secondaria di primo grado come già avviene per le secondarie di secondo grado, sia fornita di armadietti per i libri degli studenti.

  • Favorire l’abbassamento del numero di studenti per ogni classe in modo da arrivare al massimo a 22 studenti per classe.

  • Istituzione di corsi plurilingue per professione e di rapide sessioni d’esame di bilinguismo specializzate.

  • Migliorare l’integrazione tra scuola, università e mondo del lavoro.
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  • Stipulare convenzioni, per i vari settori produttivi, con validi centri di ricerca.
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